chiamano, chiamano
chiedono, chiedono
-Cosa stai facendo? -Che fine hai fatto? -Sicuro tutto bene?
dicono che è strano questo stop improvviso.
forse è vero, eppure a me sembra la cosa più naturale del mondo.
disdico tutti gli impegni, tutti gli spettacoli a cui stavo lavorando.
mi fermo.
non mi chiedo altro ora,
ho dei progetti diversi, non potrei essere sereno senza avere almeno quelli…
…ma non mi chiedo altro, voglio solo fermarmi un pò.
inspirare, espirare
sentire cosa ho dentro guardandomi intorno senza pensieri
liberare il cervello, farlo respirare
prendermi tempo, odioso prezioso tempo
finchè non inizierò ad annoiarmi vuol dire che ne ho bisogno.
e ora ci sono due ruote a farmi inspirare, espirare
a farmi passare le ore pensando solo alle pedalate
a farmi ascoltare un pò di musica, a farmi prendere sole e aria
a farmi sentire lontano, lontano
e a farmi credere che sto comunque andando da qualche parte.
sto tornando a riempirmi di immagini, di attimi che stavo perdendo.
e so che solo così tornerà quella voglia di dare, di darmi, di darti
tutto quello che ho,
dopo averlo annullato.
ho sempre voglia di montare su quella sella; ne ho da scaricare, eh?
e così sia…
ps: ed è strano quanto sia facile dimenticare tutto appena voltato l’angolo…