provino per il corso propedeutico all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

Provino.
Seduti in sala per vedere uno ad uno la recitazione di tutti.
Il direttore ci introduce: i ragazzi troppo bravi non saranno presi (presa in giro?), vogliono un livello di classe omogeneo; i troppo poco bravi nemmeno (ovvio…).

Si inizia.
Livello generale: da capre.
Più della metà non sapeva nemmeno cosa fosse il teatro; interpretazione, dizione, diaframma, colore delle parole, trascinare e trasportare… niente.
Pochi coloro che un minimo si distinguono da questo livello.
Pochissimi quelli "bravi".

Mi sento tranquillo. So bene i miei pezzi, meglio degli altri. Mi sento bene (anche con qualche linea di febbre).

Il mio turno:
         poesia, bene, non ottima ma molto bene, anche se la scelta del pezzo non era buona credo;
         monologo, sono l'unico a portare un pezzo teatrale, lo so quasi a memoria, vado spedito, colpisco l'attenzione di tutti;
         la commissione mi da una poesia nuova, che non conosco, mi mettono alla prova (non solo a me, ma, diranno poi gli altri, sicuramente nel mio caso era perché avevo studiato fin troppo bene i miei pezzi e volevano vedermi in uno nuovo…). Va molto bene, la interpreto meglio della mia, mi piace, non era difficile ed era nelle mie corde. Ottimo.

Mi risiedo, e vedo uno ad uno sfilare gli altri.
Pochi maschi, una decina al massimo quelli non capre.

Finiscono gli ultimi.
"ora uno ad uno camminate dal fondo verso di noi ripetendo i vostri dati e i titoli dei pezzi che avete interpretato"
facendolo guardo gli sguardi della commissione, consensienti, convinti.
Dico che ho compiuto da pochi giorni 21 anni (il limite era 20)

Sto sereno.

Usciamo tutti in attesa dei verdetti.
Si parla, si scherza per sdrammatizzare.
Pochi hanno esperienze teatrali "importanti", qualcuno non ne ha praticamente nessuna.

Esce un maestro, dirà chi è convocato per il colloquio di domani.
Non sappiamo se saranno solo i pochi su cui hanno ancora dubbi o è una ulteriore selezione e quindi chi è fuori è fuori.
Comincia a nominare.
Sono molti.
Rispondono all'appello uno ad uno con gioia,
sono fuori le capre che non sapevano neanche leggere.
Qualcuno chiamato però non è che fosse un granchè.
Ci sono i "bravi" e coloro che un minimo sapevano almeno leggere.
Continua l'elenco.
Sono molti. 36.

Io non ci sono.

ps:poi scoprii perchè………

provino per il corso propedeutico all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amicoultima modifica: 2005-10-25T10:13:49+02:00da ma.el
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6 pensieri su “provino per il corso propedeutico all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

  1. Oddio è una storia veramente triste; mi immagino ciò che provavi in quel determinato momento, dove ad un certo punto hai visto i tuoi sogni e i tuoi desideri spegnersi in un attimo. Be, anche io voglio fare un provino per entrare all’ Accademia di Arte Drammatica e, quando ho letto questa tristissima storia, mi sono tanto immedesimato nel fatto che ad un altro po mi mettevo a piangere del tutto. So che hai provato. Ma io vorrei dirti che la vita è fatta di tanti ostacoli e con impegno e buona volontà si potranno superare tutti. Sono sicuro che avrai queste qualità e finisco col dirti IN BOCCA AL LUPO!!!! 🙂

  2. Intendevo “hanno *preferito* il talento di qualcun altro”.
    Scusa ma, con tutto il rispetto, il tuo “rant” trasuda una spocchia incredibile.
    Magari sei bravo, non so. Ma in ogni caso un artista non dovrebbe mai prendersi cosí sul serio.
    E credimi, se fossi il nuovo Kevin Spacey (ma anche solo il nuovo Pierfrancesco Favino), ti avrebbero preso!

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