a freddo

    è l’odore a fregarmi, quello rimasto nel cervello. e le linee che non riesco più a ritrovare cazzo.   (chiudevo gli occhi per non vederle, mi avrebbero distrutto)

tardi

  e ora? -non parlo di schegge- ora che una complicità bussa alla porta dei ricordi che questo spiraglio nella mente si fa squarcio. forse non devo pensarci. ripensarci. piccoli lembi ballano nell’ombra dei miei occhi il tempo gioca i suoi scherzi: ti vedo ballare, non ti ho mai vista o forse ti vedrò? l’eco di una strana risata dietro una … Continua a leggere