“LAVORO SPORCO”





– Che palle, sono sempre in ritardo


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Che palle, sono sempre in ritardo… speriamo
che stavolta non mi faccia il cazziatone.

Salì i gradini due a due e prima di
entrare si ricompose un attimo.

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Eccola,
come sempre in orario vedo! Come devo fare con lei? Non vorrà mica che ci
faccia l’abitudine spero.

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No,no… mi scusi, sa com’è…

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Si, lo so, ha sempre una buona scusa con cui
giustificarsi. E d’altronde sono io a
insistere fino a costringerla a questi incontri.

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Infatti.

Fu tentato di
prendere il coltello dalla parte del manico, ma non era così abile a sfruttare
istanti favorevoli di questo tipo.

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Dunque. Abbiamo nuove notizie sul suo conto, mi dica

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Beh,
“nuove notizie” mi sembra una definizione un po’ esagerata.

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Non
direi. Era da molto tempo che qui speravamo sviluppi di questo genere.

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Ma ha studiato bene la situazione? Non è così
facile e positiva come può
sembrare inizialmente.

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Già,
purtroppo no. O forse si.
Dipende da come ora si comporterà. Ed
è per questo che l’ho convocata proprio adesso. Ha fatto un ottimo lavoro fino
a questo punto, ma ora…

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“Lavoro”?!?
No, forse non ci siamo capiti, non accetto
questi toni
! Io sto vivendo la mia vita e…

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…e sa
che ha bisogno anche di noi per farlo; visto
che
da solo non ne è capace.

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Appunto.
Quindi mi lasci fare il mio,
e vedrà che anche se non le piace, alla fine ne trarrà tutti i suoi profitti.
Ha firmato un contratto, ricorda?

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Si, che
non mi ha mai convinto pienamente… anche se non sono mai riuscito ad ammetterlo
neanche a me stesso.

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Ora si
fidi, siamo qui apposta per
risolverle questi problemi.

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Ci
proverò, ma badate bene di stare attenti, nel contratto sono segnati molti
vincoli a cui dovete
attenervi. E non accetterò
che siano violati in alcun caso.

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Non si
preoccupi, su questo siamo sempre stati concordi con lei, anche se il nostro
mestiere ci attira altrove. E’ sempre per questo che l’ho convocata oggi; per aiutarla a non fare errori che
potrebbero farla pentire e stare male proprio in vigore di quei vincoli
“morali” come li chiama lei, o “oggettivi” come li chiamiamo noi.

Cercò di nascondere
l’espressione allibita che nasceva dal cuore a quelle parole, andando oltre. Si
rendeva perfettamente conto che anche se uscendo da quell’ufficio non avrebbe
fatto altro che imprecare di rabbia, come ogni volta, sentendosi ancora più
solo e in difficoltà, in realtà era la sola
possibilità di costruire qualcosa nella sua vita che non cadesse a pezzi al
minimo soffio di vento…

“LAVORO SPORCO”ultima modifica: 2004-09-14T21:59:17+02:00da ma.el
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