MITICA NOTTE ALLE TERME

Partenza ore 23.40 : ma che razza di orario è!?!
destinazione: Terme sulla cassia. Si, ma nessuno sapeva di preciso come ci si arrivava…cominciamo bene!
Elementi della squadra: Fabio alla guida,Capitan Miky, Paolo ( !!!!) e Max in una macchina ( e già v’ho detto tutto!) ; Mr.62 alla guida, l’Altissimo e io nell’altra macchina ( già in prova per la mega vacanza… )
Mezzi: Fiat 600 e Alfa nonsocosa ( olè, gran viaggio! )
Guida: Fabio ( che non sa la strada… … …)

VAbè… tra curve,controcurve, carabinieri, betoniere, cartelli, benzinai e tappi che non si aprono… tra imprechi vari, la notte oramai addormentata pure lei, tra i vari “no,ma mi ricordo che era da ste parti…”….
Alle 3 troviamo un tizio che ci porta alle TERME !!!

…e lì ragazzi, lo spettacoo è valso l’avventura… davvero.
sotto il manto di stelle, nell’acqua calda, nella dolcezza della notte… aaahhh…
e poi erano davvero carine, anche se aperte a tutti erano tenute bene, col praticello tagliato, i tavolinetti da poter utilizzare…
e poi ovviamente, anch eper non morire di pressione bassa, il fantastico passaggio alla vasca gelata! Ah, mitico! con l’eroico avanti-indietro che non c’è niente da dire:Rigenera davvero!

FAtto sta che torniamo a casa per le 6,20 (per fortuna io ho i miei che stanno fuori, quindi no-problem,(cmq li avrei avvertiti o simile…)) e, visto che ho casa libera e siamo mattiscocciati, decidiamo di fare “colazione da me”.
Piatti base: Pizza gamberetti-insalata-maionese;
Pizza rossa con funghi;
Pane,burro e miele (slurp)
pane e gelato nocciola-vaniglia
pane e nutella.
Il tutto ben mischiato senza logica (povero stomaco) e ben accompagnato da bicchieri di succo di frutta e birra…

vabè, forse dedurrete che le terme tanto bene non fanno… ma io sicuramente ci ritorno e stavolta preparandomi per aspettare l’alba!

MITICA NOTTE ALLE TERMEultima modifica: 2004-07-09T12:51:16+02:00da ma.el
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9 pensieri su “MITICA NOTTE ALLE TERME

  1. Camminavamo. Vicini. Ogni tanto si voltava per vedere se stavo ascoltando. Pretendeva attenzione da me, un attenzione costante, che gli dava parola. “Insegnamenti” li chiamava. “deduco che sei il maestro” poi silenzio. È sempre interessante, con tutte quelle cose che ha da condividere. poi un po’ di vento. Mi distrae il vento, porta automaticamente i miei occhi a guardare verso il cielo.

  2. ps= il libro va avanti.. lentamente.. ma và.. quello è un pezzettino 😛 di quello che ho scritto.. insomma… devo prenderla + seriamente… ma… quando si scrive un libro a cosa si deve pensare? ‘0_o….. 🙂 ora vò a ninna… 😛 ciao..

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