BUIA FOLLIA NEL VENTO

– Fatemi entrare, fatemi entrare!
Finalmente mi fecero passare. L'ascensore si chiuse dietro di me lasciandomi ancora una volta davanti la vetrata panoramica, nel mezzo della stanza.
C'era vento forte fuori, ma qui non traspariva il suo fischiare roboante.
Si accomodi, la stavo aspettando.
– Non si direbbe. Capisco i suoi impegni ma… è una questione importante.
– Lo, so. Lo è sempre.
Mi sedetti con fare formale seppur ormai l'ambiente mi era ben familiare. E anche io avevo lasciato andare gli indugi già da tempo. Cercai di scrollare la stanchezza tra i braccioli della poltroncina.
Mi dica, con il modello 9.16.5.12.5 come va?
– Beh…
– Ma come?! Non potrà di certo lamentarsi; si sarà accorto di tutto il lavoro che stiamo svolgendo per metterla davanti alle più diverse possibilità di scelta.
– Si, è vero. E apprezzo molto…
– E allora?
Il fatto è che avrei bisogno di una persona…come dire… che sappia il fatto suo; che abbia qualcosa da chiedermi, qualcosa che pretende da me e in base alla quale io mi sappia rapportare. Non so come spiegare meglio.
– Penso di aver capito molto bene invece.
– Ecco, ed è per questo che…
– No, la prego non prosegua, so già dove và a finire con i suoi pensieri, e converrà con me che è meglio non inoltrarcisi.
– Si…
Fuori il vento continuava a sconquassare tutto. E il contrasto con il silenzio dentro creava un distacco assoluto. Non avrei voluto tornare là fuori. Ma l'immagine dei miei capelli fuori da ogni controllo mi attirava. Ho sempre avuto il mio piccolo-grande angolo di follia.

BUIA FOLLIA NEL VENTOultima modifica: 2004-09-25T14:55:06+02:00da ma.el
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