SOLITE FANTASIE

Finalmente fu ricevuto.
Prego, prego, s’accomodi. La stavo aspettando.
Non era poi così vero.
Da lassù il panorama era emozionante e da una finestra aperta troneggiava nella stanza. Il suo sguardo ora sovrastava la città.
Vuole fumare?– porse dei sigari.

No, la ringrazio. preferisco godere ancora un pò di quest’aria fresca.

– Allora se lei è d’accordo iniziamo subito.
– Certo.

Presero carta e penna e discutendo misero tutto per iscritto. Impiegarono tutta la notte.
Ma il vento, il vento fu, spazzò via ogni parola fuori dalla stanza, verso l’aria, verso il cielo nero.
Fu il vento.
Ancora.

SOLITE FANTASIEultima modifica: 2004-08-31T19:40:02+02:00da ma.el
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