…No, non potrei mai dirtelo…
Non ho ancora letto la tua e-mail. Forse saranno solo i tuoi dati per l’iscrizione. Forse no.
E anche se da una parte scalcia la mia bramosa ed emozionata curiosità e voglia di leggere anche solo un tuo “ciao”, dall’altra delizio quasi di questa attesa per assaporare meglio questo momento.
Questa mattina godevo di te. Non di noi. Non solo di noi. Di Te.
Che dirti? Che avevo quasi un’irrefrenabile voglia di dirti come ti vedessi bella? Che mi mancherai? Che mi mancheresti? Che non volevo cadere in certi discorsi? No, non volevo. Non volevi neanche tu. Ma è ormai un gioco che sembra voler trascinarci più forte di noi. Del nostro voluto silenzio. Di ogni nostra fuga. E’ un gioco che seppur ci dispiace sembra divertirci con le sue parti fin troppo ben delineate; anche se cerchiamo di stracciare ogni forma di copione.
-No, non sarà così- ripetiamo entrambi.
Ma in testa la convinzione si fa sempre maggiore che la risposta si presenterà solo al termine del gioco. Faccia a faccia. Con gli sguardi serrati dalla paura e l’emozione.
Emozione. Gioco.
Non mi sono mai trovato così tanto in una situazione come questa.
– Sono in vacanza, ora posso pensare a tutto.-
Ma non è vero; perchè in vacanza da me stesso in fondo non sono mai andato. Anche se spesso sbagliando avrei voluto esserne capace. Distrarmi.
Ma tu
non sei
solo una vacanza.
Sei una piccola parte di me.
E con me ti porterò nel mio cammino.
Buon Viaggio
dal tuo “piccolo suonatore delle corde dell’animo”…
ps:No, non potrei mai dirtelo…
Non dovrei mai dirtelo.
pps:La spillina della chitarra m’ha salutato con un sorriso prima che chiudessi gli occhi e m’addormentassi, smettendo di sognare…