è come la storia del grano: anche se non ci piantiamo per seminare, cosa importa? ci macineranno per diventare pane.

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cade la neve sul mio tavolo.

sui fogli bianchi, sulle parole già scritte.

c’è una scheggia nel ventricolo sinistro,

dolce, non so come trattarla

forse è addirittura un bene che sia lì.

ma viene da lontano, e un pò fa male

sprigiona nel sangue immagini e profumi

che so ancora riconoscere fin troppo bene.

credevo di starli dimenticando. sono ancora lì.

linee nere su neve bianca

linee nere su neve bianca

Ora è il momento, non posso lasciarlo passare

nonpossoaverpauranonpossotirarmiindietro

devosolo

linee nere su neve bianca

ci sono corde che dondolano nel suono

ci sono corde che si tendono appese ad un soffitto

ci sono corde che forse legano ancora

 

e ascolto vecchi insegnamenti.

se ho deciso cosa aspetto ancora?

mi ritrovo nella neve che cala

nei suoni troppo alti di ieri sera

in qualche accordo che non so il nome

forse dipingerò.

bastano un paio di telefonate per buttarmi

e poi lasciare scivolare linee nere su neve bianca

cerco casa.

questa è l’unica scusa.

vera.

è come la storia del grano: anche se non ci piantiamo per seminare, cosa importa? ci macineranno per diventare pane.ultima modifica: 2008-03-27T12:05:00+01:00da ma.el
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