sono solo parole...

IMMAGINE DI UN DOLORE LONTANO

Erano già in viaggio da più di quattro ore. Vetri sporchi d’antico e un amaro odore di cera sprigionato da chissà cosa.
Vedeva il suo profilo riflesso sul finestrino. Fotografia lontana di uno sguardo concentrato in chissà quali pensieri.
Le gambe affaticate, la mente stanca; ma nonostante ciò una gran voglia di esplodere.
– Sono già lì
– Si
Gli scarponi tentennarono sugli scalini, e poi giù a terra.
Stazione deserta. Forse era il vento.
Porte scorrevoli, e fuori le nuvole basse a velare il sole. Luce.
Pantaloni scuri strusciavano ritmando il passo cadenzato.
– …Cosa sarà poi?
– Ancora non lo so.
Il portone era spalancato e una serie di anime vive sospese a mezz’aria tremavano nell’attesa di qualcosa ormai già passata. Finita. Seguirono il viale fino alla soglia lasciando che l’aria e il cielo cedessero poco a poco l’orizzonte al silenzio, alla riunione, a mille pensieri vicini e lontani, allo sgomento ancora per molti.
All’aria, al cielo.
Abiti scuripanorama di una cattedrale del mistero.
Presero posto, anche loro a loro modo, tra le anime.
Lacrime lasciate sgorgare dal cuore più forti d’ogni altro pensiero.
Lui entrò senza più sipario aprendo le anime come maree e si fermò proprio al centro, seguito dallo sguardo di tutti. Su di Lui.
Lui.
– E’ tardi ormai?
– Non ancora.
Un bacio,il silenzio di mille parole, l’urlo di un silenzio di pacee un fiore con ancora tutti i petali. Ancora.
E poi se ne andò via, Lui, come in realtà aveva già fatto. Per chissà dove. Lasciandoli tutti basiti. Ancora.
Una musica scese abbracciando tutte le anime.
Ancora una domanda
– …Cosa sarà?
– …
– …
– Sarà il vento.

IMMAGINE DI UN DOLORE LONTANOultima modifica: 2004-07-18T22:10:46+02:00da
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